The paper considers the role of the habit and its connection with the climate within Giacomo Leopardi’s thought, focusing in particular on Zibaldone di Pensieri (1817-1832) and Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani (1824). This link develops within the process of ‘habituation’ or acquisition of a ‘second nature’ that overlaps with the ‘first’ one: this happens thanks to the human ‘conformability’ and its imitative nature, with a pivotal role of the faculty of memory. More specifically, the focus is on Leopardi’s sources: firstly, the Aristotelian concept of hexis continued by empiricism and sensism between the 17th and 18th century (Locke, Hume, Condillac); secondly, the French Enlightenment thought with Montesquieu’s theory of climate and Cabanis’s medical philosophy. In Leopardi’s perspective, the traditions listed above are combined, and the habit is the result of different circumstances, including natural ones, like the climate, with all the resulting linguistic and anthropological implications, such as the relationship between physical and moral sphere.

Il contributo considera il ruolo dell’abito e il suo nesso con il clima nel pensiero di Giacomo Leopardi, con particolare riferimento allo Zibaldone di pensieri (1817-1832) e al Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani (1824). Questo legame si sviluppa nell’ambito del processo di ‘assuefazione’ o acquisizione di una ‘seconda’ natura, che si sovrappone alla ‘prima’ grazie alla ‘conformabilità’ umana e alla sua natura imitativa, con il ruolo centrale della facoltà della memoria. Particolare attenzione si presta alle fonti leopardiane: anzitutto il concetto aristotelico di hexis ripreso dall’empirismo e dal sensismo sei-settecenteschi (Locke, Hume, Condillac), poi l’Illuminismo francese con la teoria climatica montesquieuana e la medicina filosofica di Cabanis. Nella prospettiva leopardiana, le tradizioni suddette si mescolano e l’abito diventa il risultato di diverse circostanze, incluse quelle naturali come il clima, con tutte le implicazioni linguistiche e antropologiche derivatene, come la relazione tra le sfere fisica e morale.

Abito e clima nella teoria leopardiana dell’assuefazione / Orrù, Alice. - In: LO SGUARDO. - ISSN 2036-6558. - 31 (2020):2(2020), pp. 17-35. [10.5281/zenodo.5018442]

Abito e clima nella teoria leopardiana dell’assuefazione

Alice Orrù
Writing – Original Draft Preparation
2020

Abstract

The paper considers the role of the habit and its connection with the climate within Giacomo Leopardi’s thought, focusing in particular on Zibaldone di Pensieri (1817-1832) and Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani (1824). This link develops within the process of ‘habituation’ or acquisition of a ‘second nature’ that overlaps with the ‘first’ one: this happens thanks to the human ‘conformability’ and its imitative nature, with a pivotal role of the faculty of memory. More specifically, the focus is on Leopardi’s sources: firstly, the Aristotelian concept of hexis continued by empiricism and sensism between the 17th and 18th century (Locke, Hume, Condillac); secondly, the French Enlightenment thought with Montesquieu’s theory of climate and Cabanis’s medical philosophy. In Leopardi’s perspective, the traditions listed above are combined, and the habit is the result of different circumstances, including natural ones, like the climate, with all the resulting linguistic and anthropological implications, such as the relationship between physical and moral sphere.
2020
Il contributo considera il ruolo dell’abito e il suo nesso con il clima nel pensiero di Giacomo Leopardi, con particolare riferimento allo Zibaldone di pensieri (1817-1832) e al Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani (1824). Questo legame si sviluppa nell’ambito del processo di ‘assuefazione’ o acquisizione di una ‘seconda’ natura, che si sovrappone alla ‘prima’ grazie alla ‘conformabilità’ umana e alla sua natura imitativa, con il ruolo centrale della facoltà della memoria. Particolare attenzione si presta alle fonti leopardiane: anzitutto il concetto aristotelico di hexis ripreso dall’empirismo e dal sensismo sei-settecenteschi (Locke, Hume, Condillac), poi l’Illuminismo francese con la teoria climatica montesquieuana e la medicina filosofica di Cabanis. Nella prospettiva leopardiana, le tradizioni suddette si mescolano e l’abito diventa il risultato di diverse circostanze, incluse quelle naturali come il clima, con tutte le implicazioni linguistiche e antropologiche derivatene, come la relazione tra le sfere fisica e morale.
Giacomo Leopardi; habit; habituation; climate; empiricism; sensism
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Abito e clima nella teoria leopardiana dell’assuefazione / Orrù, Alice. - In: LO SGUARDO. - ISSN 2036-6558. - 31 (2020):2(2020), pp. 17-35. [10.5281/zenodo.5018442]
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